30 settembre 2011

[Android] Accordo Microsoft-Samsung ai danni di Android


Il 28 settembre Microsoft ha annunciato di avere raggiunto un accordo con Samsung per ottenere da quest’ultima il pagamento di royalty all’azienda di Redmond. Il comunicato stampa ovviamente la mette in termini diversi, come ci si aspetta che sia, parlando di un cross-license di portofolio brevetti allo scopo di creare una situazione in cui entrambe le aziende possono crescere.


Si può notare, leggendo il comunicato stampa, come non vi sia menzione alcuna dei brevetti Microsoft che Samsung violerebbe.
Si dice inoltre che obiettivo dell’accordo sia inoltre quello di cooperare per lo sviluppo e la commercializzazione di Windows Phone.



Il sito Techcrunch riporta in un articolo la dichiarazione di Google: "È sempre la stessa tattica da parte di Microsoft: non riuscendo ad aver successo sul mercato degli smartphone, ricorre alle misure legali per cercare di estorcere profitti dai successi degli altri, diminuendo al contempo il ritmo dell'innovazione".
Microsoft ha poi subito risposto per bocca di Frank X. Shaw, responsabile delle comunicazioni aziendali, che ha scritto via Twitter un “Waaaaah” che ricorda il pianto capriccioso di un bambino…

La cosa che fa specie di tutta questa storia è il fatto che Microsoft non abbia denunciato direttamente Samsung (al contrario di ciò che ha fatto Apple) per violazione di questo o quel brevetto. La tattica che sembra emergere, da questo e da altri casi (come per esempio quello di HTC) è la volontà di Microsoft di raggiungere accordi, sulla base di pagamento di royalty, per via diciamo “stragiudiziale”.
Ad oggi non è chiaro a nessuno quali brevetti Microsoft in particolare vengano infranti dal sistema operativo Android.
Microsoft peraltro non ha fino ad ora mostrato nessun interesse ad approcciare alcune delle aziende che utilizzano comunque Android, come per esempio Motorola, Amazon, Red Hat e Foxxcon.

Segnaliamo inoltre come lo stesso tipo di tattica venga usata da Microsoft anche nei confronti di aziende che utilizzano il kernel Linux all’interno dei loro prodotti.
L’ultimo caso di questo tipo è quello relativo all’accordo stipulato tra Microsoft e Casio.
Anche nel caso di Linux, non è chiaro quali siano i brevetti Microsoft che il kernel FOSS infranga.
A questo punto potremmo speculare che questo tipo di tattiche rientrino in una strategia più complessa di Microsoft.
Lascio al lettore il compito di riflettere su questi spunti e formulare un pensiero che, se lo riterrà opportuno, saremo ben felici di conoscere.

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