10 novembre 2011

[App Engine] La versione 1.6.0 segna la fine della beta

Pochi giorni fa il team di App Engine ha annunciato la versione 1.6.0 della piattaforma di sviluppo on the cloud messa a disposizione da Google. La nuova versione segna però anche un importante traguardo per App Engine che esce ufficialmente dalla fase di beta per diventare un prodotto maturo a tutti gli effetti.
Vediamo quali sono le novità introdotte da questa versione.



Cambiamenti al servizio
  • Un nuovo listino prezzi di utilizzo della piattaforma. Per chi già utilizza App Engine nella sua versione a pagamento, il piano verrà applicato a partire dal 7 novembre scorso.
  • Nuovi termini di servizio ed una nuova policy sui contenuti accettabili in App Engine.
  • Tutte le applicazioni paganti vengono coperte dallo SLA Google (service level agreement) del 99.95%
Cambiamenti alla produttività
  • Impostazione del numero minimo di istanze idle.
    È ora possibile impostare il numero minimo di istanze idle da 1 a 100. 
  • Tempo massimo di latenza.
    Una barra permette di regolare il tempo massimo in cui una richiesta resta in sospeso prima di generare una nuova istanza.
  • Blobstore API
    È ora possibile usufruire delle Blobstore API senza dover accedere ad un servizio a pagamento.
Cambiamenti al datastore
  • High Replication Datastore Migration Tool
    Questo strumento sperimentale permette di migrare i dati da Master/Slave ad un High Replication Datastore
  • Miglioramenti al Query Planning
    I miglioramenti apportati evitano la necessità di esplodere gli indici
Python
  • MapReduce
    Viene rilasciata in via sperimentale l'architettura MapReduce che include le fasi di Map, Shuffle e Reduce
  • Python 2.7 nella SDK
    La runtime di Python 2.7 è ora supportata, cosa che rende possibile testare il codice prima di caricarlo  
Java
  • Miglioramenti alla Memcache API
    Le chiamate asincrone sono ora supportate. Sono inoltre supportate le operazioni batch da putIfUntouched() e getIdentifiable() 
  • Test di capacità
    Esiste ora l'opzione di simulare lo stato di implementazione locale delle API  per testare il comportamento dell'applicazione nel caso di servizio non disponibile
  • Datastore callback
    È ora possibile stabilire le azioni da compiere prima o dopo una chiamata put() o delete()
Per la lista completa dei cambiamenti per gli sviluppatori Python o Java rimandiamo alle pagine ufficiali delle note di rilascio.

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