Alcuni prodotti non hanno sortito l’impatto sperato da Google, altri sono diventati superflui o si sovrappongono a prodotti di punta, mentre altri verranno comunque integrati in altri prodotti.
Google continua a puntare sull’ottimizzazione delle risorse e sul consolidamento della Google Experience.
Vediamo quali sono i prodotti che verranno dismessi.
- Google Bookmarks List – un servizio solo in inglese che permetteva di condividere i bookmark e collaborare con gli amici. Il servizio terminerà il 19 dicembre 2011.
- Google Friend Connect – un servizio che permetteva ai webmaster di includere delle funzionalità social ai propri blog attraverso un web gadget e codice apposito da aggiungere al blog. Il prodotto terminerà il 1° marzo 2012. Naturalmente Google incoraggia chiunque gestisca un sito web ad aggiungere allo stesso le funzionalità social fornite da Google+, attraverso una Pagina su Google+ e il badge relativo da includere nel sito web.
- Google Gears – il servizio per creare versioni offline di alcuni prodotti Google verrà chiuso il 1° dicembre 2011. Questo tipo di prodotto risulta obsoleto a causa degli sforzi continui di Google di offrire le funzionalità offline di prodotti attraverso HTML5. Attualmente, attraverso HTML5, sono disponibili offline Gmail, Docs e Calendar in Chrome (anche se il supporto non è ancora completo).
- Google Search Timeline – Google sta attualmente chiudendo questo servizio di visualizzazione temporale su grafico dei risultati di una query. Le stesse funzionalità, per dati a partire dal 2004, sono comunque disponibili attraverso google.com/trends o google.com/insights/search/
- Google Wave – il discusso servizio di “social collaboration”, giudicato un clamoroso fallimento dai più, chiuderà definitivamente i battenti, così come già annunciato, il 30 Aprile 2012. In realtà, già a partire dal 31 gennaio 2012 Wave diventerà in modalità sola lettura. Fortunatamente per gli utenti non solo è possibile esportare il proprio contenuto dalla piattaforma, ma il codice di Wave è stato rilasciato con licenza Open Source ed esistono quindi delle alternative come Apache Wave e Walkaround (verificate anche Google Wave Federation Protocol).
- Knol – lanciato nel 2007, il servizio si proponeva come un sistema di collaborazione tra esperti su articoli molto approfonditi. A partire da ottobre 2012 Knol verrà definitivamente dismesso e i contenuti non più accessibili. Fortunatamente, anche in questo caso, Google ha creato, insieme a dei partner, un servizio alternativo ed Open Source chiamato Annotum, una piattaforma simile a Knol ma basata su Wordpress.
- Renewable Energy Cheaper than Coal (RE<C) – era un’iniziativa per ridurre i costi delle energie rinnovabili. Google dismetterà questo progetto poiché, arrivati a questo punto, altre organizzazioni sono meglio posizionate di loro per portare la ricerca iniziata con RE<C ad un nuovo livello. Naturalmente Google ci tiene a precisare che questo non significa che la società ha cessato la sua politica nei confronti delle energie rinnovabili, come dimostrano i data center che alimentati da energie rinnovabili ed estremamente efficienti nel consumo energetico, così come gli investimenti da 850 milioni di dollari in tecnologie per le energie rinnovabili.
Nessun commento:
Posta un commento