Per il momento ci limitiamo a considerare quelli più evidenti e cioè la correzione degli errori ortografici e la sostituzione di sinonimi.
Google Search infatti corregge in automatico quelli che considera errori di ortografia nella ricerca e considera automaticamente sinonimi di una parola ricercata.
Nella maggior parte dei casi questo tipo di comportamento riflette le reali intenzioni dell’utente e produce quindi un risultato più corretto.
In rari casi però l’utente vuole cercare appositamente un certo termine e non ha interessa alla correzione automatica di Google Search che gli restituisce risultati errati.
Recentemente Google Search ha eliminato la possibilità di usare l’operatore [+], del quale vi abbiamo parlato nella guida agli operatori di ricerca, anteposto alle parole chiave, per esprimere la volontà di ricercare un termine esatto.
Alternativamente (e più proficuamente secondo Google) all’operatore [+] c’è l’operatore [“ “]. In pratica è sufficiente racchiudere le parole chiave da [“ “] per ottenere la ricerca esatta.
Ora Google Search introduce (solo nella versione americana per ora) una nuova sezione di strumenti per la ricerca cosiddetta “verbatim” o “parola per parola”.
Per attivarla, da Google.com, scegliere More search tools dall’elenco strumenti a sinistra della pagina (attenzione che il menu non compare se prima non si effettua una ricerca).
A questo punto cliccare Verbatim dal menu che appare.
A questo punto Google Search terrà solo ed esclusivamente conto del testo inserito come parola chiave.
Nella fattispecie verranno eliminati i seguenti comportamenti automatici:
- correzioni ortografiche automatiche
- personalizzazione dei risultati in base alle conoscenze di Google sull’utente (per esempio siti web visitati in precedenza)
- sostituzione di parole con sinonimi (per esempio cercando ‘macchina’ Google potrebbe decidere che l’utente intenda ‘automobile’ ed usare quest’ultimo termine come chiave di ricerca)
- inclusione di risultati che sono pertinenti alla classe di ricerca (per esempio cercando ‘fiorista’ Google potrebbe mostrare anche risultati che pertengono alla categoria ‘recapito di fiori’)
- inclusione di risultati di parole derivanti direttamente (grammaticalmente) dal termine di ricerca (ad esempio “corsa” per “correndo”)
- elisione di alcuni termini considerati superflui (per esempio gli articoli e le declinazioni per genere e numero).
Questo tipo di opzioni sono certamente utili solo in determinati casi specifici e per persone che fanno un uso della ricerca di tipo professionale. A questo proposito è bene ricordare che a dispetto di quanto si possa pensare, la ricerca in Google viene utilizzata generalmente in modo piuttosto superficiale. Lo strumento Google Search è molto potente ed ha, potenzialmente, un grande valore produttivo se si pensa alle ricerche di informazioni specifiche che vengono fatte, quotidianamente, a livello professionale.
Ergo, usare bene la Google Search uguale a risparmiare molti soldi a livello aziendale.
Via | Inside Search Blog
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