11 febbraio 2012

[Docs] Le novità di gennaio

Quest'anno Google ha deciso di adottare una politica di informazione riguardo le novità più importanti introdotte nei prodotti più ordinata, che prevede una panoramica alla fine di ogni mese e permette di visualizzare anche novità che, esposte singolarmente, ci saremmo potuti perdere. Nel mese di gennaio, Google Docs ha aggiunto la possibilità di personalizzare gli stili nei documenti, di creare sparklines nei fogli di lavoro e condividere moduli in Google+.


Stili personalizzabili nei documenti
Dare un tocco originale ai propri documenti è una delle funzioni di base di un editor di testo. Di questa novità ne avevamo già parlato, ma una rinfrescata non fa mai male.
Finora, se ad esempio si voleva cambiare lo stile dei sottotitoli, era necessario modificarli uno ad uno. Con questo aggiornamento, tutto diventa più semplice: modificate grandezza, colore e ogni altro elemento stilistico di una particolare parte del testo, selezionatela e andate nel menù a tendina degli stili. Qui cliccate sulla freccia corrispondente alla sezione desiderata (ad esempio Sottotitolo) e selezionate la voce Aggiorna Sottotitolo affinchè coincida con la selezione. Questo applicherà il vostro nuovo stile personalizzato a tutti gli elementi Sottotitolo del documento.
Inoltre, nel menù degli stili, tramite le Opzioni potete utilizzare questo stile come predefinito per tutti i nuovi documenti. In futuro potrete ripristinare gli stili di partenza.


Grafici sparkline nei fogli di lavoro
Google ha pubblicato (in inglese) una serie di nuove opzioni che permettono di personalizzare in particolare testi e grafici nei fogli di lavoro di Docs. Tra le numerose novità voglio focalizzare l'attenzione sugli sparklines, un tipo di grafico di piccole dimensioni introdotto inizialmente nel 2009 da Microsoft.
Il supporto riguardante questo prodotto non è ancora disponibile in italiano, pertanto intendo illustrarne rapidamente l'uso.



La sintassi è semplice: =SPARKLINE([dati];[opzioni])


Se avete dato uno sguardo al supporto, avrete certamente notato che la sintassi qui riportata è diversa e non avete torto. Infatti sembrano esserci differenze nell'uso tra la versione inglese e quella italiana dell'applicazione. Vediamo qualche esempio:

=SPARKLINE(A2:G2)


Questa sintassi genera un grafico che come informazioni ha i dati inseriti nella seconda riga del file, dalla lettera A alla G. Proviamo ora ad inserire alcune opzioni.

=SPARKLINE(A2:G2;A4:B6)


Anche in questo caso la prima parte (A2:G2) prende i dati inseriti nelle celle citate, mentre la seconda parte (A4:B6) le opzioni presenti nelle relative caselle.


NB: quando si richiamano le opzioni dalle caselle, devono essere inserite in due sole colonne (nella prima la proprietà, nella seconda il valore), mentre non è imposto un limite di righe.
Le opzioni possono essere inserite anche tramite un array, anche se questa opzione sembra non funzionare (almeno non con la sintassi illustrata nel sito di supporto) nella versione italiana.

=SPARKLINE(A2:G2;{"charttype","bar";"ymin",0;"ymax",100})


Questa non vuole essere una guida completa all'uso degli sparkline in Google Docs, pertanto non mi dilungo nell'uso delle opzioni, che potete trovare nel sito di supporto.


Condividere moduli in Google+
La possibilità di condividere i moduli creati con Docs sul social network non è una novità, ma il team di sviluppo ha provveduto a rendere il processo più semplice, dato che si tratta di uno strumento che può tornare molto utile per raccogliere le opinioni altrui. Troviamo perciò un pulsante dedicato a Google+, tramite il quale è possibile condividere rapidamente il modulo sul social network.


A queste grandi novità se ne aggiungono altre di meno importanti, ma che per qualcuno potrebbero tornare più utili:

  • Ora è possibile aggiungere immagini di alta qualità ai documenti, prendendole da un archivio dedicato: andremo quindi in Inserisci > Immagine... > Foto di archivio
  • Se presente l'apposita estensione, è possible copiare ed incollare tramite menù contestuali (clic destro)
  • Con Optical Character Recognition è possibile cercare porzioni di testo all'interno di file PDF

Se volete qualche informazione più precisa riguardo uno degli argomenti qui esposti, non avete che da chiederlo.

Via | Google Docs blog

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