Tre anni fa Google Earth implementò una funzione che permette tuttora all’utente di esplorare i fondali marini. Questa funzione era parte di un lavoro più ampio legato alla diffusione della cultura riguardante la geografia e l’ecologia dei mari ed oceani della Terra.
Oggi viene presentato un importante miglioramento che si traduce nella vista “in alta risoluzione” dei fondali marini. Ciò è reso possibile dall’incorporazione di dati riguardanti la batimetria dei fondali marini. La batimetria altro non è che la misura sistematica della profondità dei fondali marini, ottenuta attraverso diverse tecniche e strumenti quali ecoscandagli, laser, satelliti geostazionari.
Le misure sono state fornite a Google Earth da diversi enti tra cui Scripps Institution of Oceanography , in partecipazione with NOAA, la US Navy, NGA, e GEBCO.
La nuova versione della mappatura dei fondali marini in Google Earth include il 15% dei fondali con una risoluzione di 1 km.
Vi lascio ad un video che mostra gli incredibili miglioramenti implementati in Google Earth in questo ambito.
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