15 febbraio 2012

[Google] Ok dal Dipartimento di Giustizia all'acquisizione di Motorola Mobility

L'acquisizione di Motorola Mobility da parte di Google è stata approvata incondizionatamente sia dai regolatori dell'Unione Europea che dal Dipartimento di Giustizia USA. Si compie così un ulteriore step verso il concludersi della transazione da 12,5 miliardi di dollari annunciata lo scorso agosto.


Benché Google abbia atteso l'approvazione degli organismi preposti già da novembre, il processo di revisione si è protratto più a lungo a causa della richiesta di ulteriore documentazione del regolatore europeo.


La Commissione Europea ha precisato che vigilerà sugli utilizzi dei vari brevetti delle parti in causa affinché la trattativa non sia in contrasto con le regole antitrust della UE. Il Vice Presidente della Commissione UE Joaquín Almunia ha affermato che:
"Abbiamo approvato l'acquisizione di Motorola Mobility da parte di Google perché, dopo attenta valutazione, questa transazione non solleva di per sè problematiche di competizione. Naturalmente la Commissione continuerà a seguire da vicino i comportamenti di tutti gli attori nello specifico settore di mercato, con particolare riguardo verso l'uso strategico dei brevetti"
Nel breve comunicato stampa sul blog ufficiale di Google si legge, dopo le consuete espressioni di soddisfazione per il felice procedere dell'accordo si legge:
"Come avevamo annunciato ad agosto, la combinazione di Google e di Motorola Mobility aiuterà ad ampliare al massimo le possibilità di Android."
Del resto, è facilmente intuibile che la ragione principale per cui Google sta inglobando Motorola consiste nei suoi 17.000 brevetti già ottenuti e 7.500 richieste di brevetto in corso di approvazione. Infatti l'oggetto di analisi delle varie Commissioni statali antitrust è come e quanto la proprietà di questi brevetti possa influenzare la competizione del mercato.

Sono diversi gli scenari possibili per il futuro. Il possesso dei brevetti Motorola potrebbe aiutare Google a difendersi nei casi in cui altre aziende, come Apple, adottino vie legali sostenendo che i partner di Google ledano i suoi brevetti tramite Android. Google ha affermato che in questo modo potrà proteggere i suoi partners.

Inoltre è possibile che Google, con Motorola, decida di entrare nella produzione hardware di uno smartphone o un tablet. L'UE ha approvato la trattativa anche in virtù dei principi di apertura del modello di business di Mountain View nei confronti di Android, e si presume che l'Unione Europea continuerà ad esercitare una vigilanza affinché questo modello non subisca cambiamenti.

Si sollevano altri tipi di preoccupazioni se pensiamo che il potere di mettere a punto gli standard tecnologici sarà accentrato nelle mani di una compagnia che detiene i brevetti sugli smartphone. A questo proposito, la scorsa settimana Google ha fatto sapere tramite un portavoce che, se tutta la transazione andrà in porto, farà in modo di rendere quei brevetti disponibili con licenze a prezzi equi e ragionevoli e che i brevetti standard-essenziali di Motorola Mobility continueranno ad essere muniti di licenza FRAN.

La disamina da parte degli organi statali competenti continua. Dopo UE e USA (nonché Israele e Taiwan, che hanno già dato il beneplacito), sarà la volta della Cina. Il termine ultimo per il consenso alla compravendita da parte dei regolatori cinesi è fissato per il 20 marzo 2012.

Via | Cnet

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