Sapevate che secondo uno studio recente solo il 5%
circa delle apps per dispositivi mobili è provvisto di una regolare privacy
policy? Le altre lasciano i proprietari di smartphone completamente
all'oscuro riguardo cosa sviluppatori, inserzionisti e servizi di
analisi ne facciano dei loro messaggi, foto, contatti, IDutente, foto e locations.
Questo dato, unito ad episodi recenti di preoccupazione per la privacy online (vedi il caso iPhone-Path), ha spinto l'amministrazione Obama a delineare una serie di linee guida di aiuto al consumatore per un maggiore controllo sui dati personali nel Web. Probabilmente, secondo il NY Times, anche se non subito, il Congresso degli Stati Uniti si accingerà a legiferare a proposito di raccolta ed uso di dati personali online.
Questo dato, unito ad episodi recenti di preoccupazione per la privacy online (vedi il caso iPhone-Path), ha spinto l'amministrazione Obama a delineare una serie di linee guida di aiuto al consumatore per un maggiore controllo sui dati personali nel Web. Probabilmente, secondo il NY Times, anche se non subito, il Congresso degli Stati Uniti si accingerà a legiferare a proposito di raccolta ed uso di dati personali online.
I dettagli dell'accordo con le piattaforme riguardano la certezza che le applicazioni mobili aderiscano al California Online Privacy Protection Act, secondo il quale gli operatori di siti commerciali e di servizi online, quindi anche le apps mobili, hanno l'obbligo di notificare al cliente in modo esauriente la loro privacy policy sulla schermata che appare durante il download dell'applicazione."La tua privacy personale non dovrebbe essere il prezzo da pagare per utilizzare le applicazioni mobili, ma troppo spesso è così... Questo accordo rende più forti le protezioni della privacy per i consumatori della California e per i milioni di persone in tutto il mondo che usano apps mobili. Garantendo che le applicazioni mobili siano dotate di privacy policy, creiamo una maggiore trasparenza e diamo agli utenti da mobile un controllo più informato su chi accede ai propri dati personali e come vengono utilizzati. [...] La fusione di queste regole comuni sulla privacy mobile dimostra il potere della collaborazione tra governo, industria e consumatori per creare soluzioni a problemi che nessun gruppo può affrontare da solo."
Quindi gli sviluppatori saranno vincolati ad includere chiaramente nelle policy che tipo di dati personali siano richiesti per scaricare una app e che uso si intende farne da parte loro. Fornitori di servizi come Google e Apple dovranno inoltre dare agli utenti il modo di segnalare le apps che non rispettano le regole.
Sanzioni molto severe saranno previste per chi non si adegua. Le compagnie interessate dall'accordo hanno sei mesi di tempo per aderirvi, secondo il comunicato dell'Ufficio del Procuratore californiano.
Google, con Android, richiede agli sviluppatori indipendenti di ottenere il permesso degli utenti all'atto del dowload al trattamento dei dati ma spesso in effetti l'utente non viene adeguatamente informato sugli usi che si intende farne e come saranno archiviati.
Similmente Apple afferma di proibire e rifiutare le apps che raccolgano o trasmettano dati sensibili senza permesso. Ma in pratica è accaduto in passato che alcune delle più popolari applicazioni per iPhone, iPad e iPod abbiano prelevato dati senza permesso esplicito dell'utente.
Un portavoce di Google, Randall Sarafa, ha emesso una dichiarazione secondo la quale Google è soddisfatta dell'accordo.
Per finire, un po' di cifre: sono più di 50.000 gli sviluppatori ad avere creato applicazioni mobili disponibili per il download, che sono circa 600.000 per i prodotti Apple e 450.000 nel Market Android di Google. Si calcola che siano stati eseguiti più di 35 miliardi di download ed è prevedibile una crescita di questi numeri."Fin dall'inizio, Android ha avuto un sistema leader nel settore in fatto di autorizzazioni, che informa il consumatore a quali dati ha accesso una applicazione e richiede l'approvazione dell'utente prima dell'installazione [...] Insieme ai principi annunciati dal Procuratore Generale, che prevediamo di completare nelle prossime settimane, i consumatori avranno ancora più modi per operare scelte consapevoli quando si tratta della loro privacy".
Si stima che per il 2015 il totale dei download arriverà a 98 miliardi, e che il mercato di 6,8 miliardi di dollari aumenterà fino a raggiungere $25 miliardi nel giro di quattro anni.
Via | Bits
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