Googlab è un sito che parla di Google. Questo potrebbe portare la maggior parte delle persone che "passano" per le nostre pagine, a ritenere che la nostra opinione sia di parte.
Forse è così ed il motivo va ricercato nel desiderio che ci ha spinto ad avviare questa iniziativa. Un desiderio non dettato dal cieco fanatismo verso Google, ma dalla passione che scaturisce dalla soddisfazione nell'utilizzo dei suoi prodotti e servizi.
Ciò nonostante cerchiamo di mantenere un certo distacco nel dare le notizie e nel discutere tutte le faccende che riguardano Google.
James Whittaker è un ex dirigente Google. Circa 3 anni fa James ha lasciato Microsoft per Google, dove è rimasto fino a pochi giorni fa, quando ha rassegnato le dimissioni per tornare da Microsoft.
Per rispondere alle molte domande di ex-colleghi che chiedevano il motivo delle dimissioni, James ha scritto un post sul proprio blog. Inutile dire che questo post ha iniziato a far parlare molto di se ed è rimbalzato un po' ovunque. Noi eviteremo di riproporvelo e vi invitiamo a leggerne l'ottima traduzione in italiano sul Tagliablog.
Il punto fondamentale del discorso è il seguente:
"In Google ho trovato una azienda tecnologica che dava modo ai suoi dipendenti di innovare. In Google ho lasciato una azienda pubblicitaria, focalizzata solo su quello."Inutile ribadire quanto questa dichiarazione sia davvero molto forte.
Da quando Larry Page è diventato CEO dell'azienda che ha creato con Sergey Brin, le cose in Google sono effettivamente cambiate. Molti servizi sono stati chiusi e l'intero universo Google è stato riorganizzato. Google+ in tutto questo ha sicuramente un ruolo centrale, integrato com'è con molti dei principali prodotti di Google, primo tra i quali il search.
Questo è un male? Google ha effettivamente abbandonato la sua filosofia in favore di un maggior guadagno?
Non ritengo di dover dare una risposta a queste domande, ne Google ha certamente bisogno che sia io a difenderla. Tuttavia non vedo un male a prescindere nel razionalizzare i propri servizi e la propria offerta.
L'universo Google ha sempre avuto l'aspetto di un grande parco dei divertimenti, vasto e un po' caotico.
Il nuovo corso forse porterà un po' più di ordine e questo mi sembra vidente già da ora.
Il parco giochi quindi verrà chiuso?
Per James Whittaker forse la risposta è si e magari avendo il polso della situazione dall'interno, altre persone potrebbero avere la stessa opinione.
Ma dall'esterno le cose potrebbero essere diverse.
Google è un'azienda che ha sempre elargito un grande valore ai propri utenti. La maggior parte dei suoi prodotti sono gratuiti per l'utente finale e vengono utilizzati con soddisfazione da milioni di persone in tutto il mondo.
Grande attenzione è sempre stata posta sulla qualità di questi servizi, sulla loro sicurezza, sull'innovazione e gli utenti questo lo hanno capito.
Alla fine il punto cruciale, quello che conta davvero, è proprio questo. Cosa ne pensano gli utenti.
Se gli annunci saranno per la maggior parte troppo invasivi, se Google+ non riscuoterà il successo sperato, se gli utenti, in definitiva, non apprezzeranno più le attrazioni che quel colorato parco giochi offre, allora, avremo la risposta a tutte le domande.
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