L'articolo potrebbe concludersi qui, se non fosse per una piccola e secondaria considerazione: questo update pone le basi per una rivoluzione nei processi personali collaborativi ed interattivi su internet. Non siamo sicuri che riuscirà a cambiare la vita delle persone, come non ci è riuscito Wave, ma sicuramente ne ha le potenzialità.
Il riferimento a Wave non è casuale, visto che la nuova versione di Hangout sembra muovere un primo passo verso una ricostruzione di quel feeling e di quella user experience unica che tutti abbiamo provato quando siamo entrati per la prima volta nel defunto servizio di Google. Questa volta però sembra che vogliano andarci coi piedi di piombo: non un ambiente totalmente libero con infinite possibilità potenzialmente fuorvianti per l'utente, ma una strutturazione più rigida, più lineare, più intuitiva.
Torniamo però alla notizia, perché già oggi, sono disponibili numerose applicazioni specificatamente adattate ad Hangout. Ne abbiamo testate alcune per capire le potenzialità e siamo rimasti veramente esterrefatti. Si parte, in ordine crescente di complessità, con Slideshare che mette a disposizione un visualizzatore di slide e con Youtube che permette di riprodurre un video osservabile da tutti i partecipanti in contemporanea.
Si passa poi ai giochi, ovviamente multiplayer, che automaticamente aggiungeranno i player nella stanza alle partite, senza bisogno di inviti di vario tipo, come per i comuni giochi social. Si arriva poi ai software di produttività e qui le cose si fanno più serie. Per ora sono presenti Google Docs e Cacoo, un software web per realizzare diagrammi, presenti qui con un'interfaccia più compatta ma con le funzionalità invariate. Entrambe offrono la possibilità di lavorare su documenti (o diagrammi) condivisi, in tempo reale.
Non si può dire che non fossero cose già fattibili in precedenza, ma fermatevi a riflettere un secondo. Pensate a quanti step avreste dovuto compiere in precedenza per fare una cosa del genere. Prendiamo ad esempio il caso di Cacoo: avreste dovuto registrarvi, creare un diagramma, far registrare ogni singolo vostro interlocutore, invitarli e poi, forse, finalmente, iniziare a lavorare. Qui invece niente registrazioni, niente inviti: si aggiungere l'applicazione all'Hangout, si accettano i permessi e si inizia a lavorare. Se una persona ha un account Google, ha tutto ciò che serve per collaborare con voi in pochi secondi.
Lascia però stupiti il comportamento di Google nei confronti di questo update e di Hangout in generale. Ci sono i numeri per avere un prodotto strabiliante, arrivato ad uno stato di maturità notevole con le ultime novità e si limitano a notificarlo in un post su G+? Tralasciando il singolo caso odierno, lascia l'amaro in bocca l'atteggiamento nel suo complesso, troppo umile e silenzioso, ammirevole da un punto di vista di credibilità aziendale, ma devastante quando il risultato sono orde di blogger ed utenti che ripetono come un mantra: "Google+ è una copia di Facebook, Non ha nulla di nuovo". Questi probabilmente sono dei beceri, ciechi di fronte all'innovazione portata da Google+ e da Hangout, però non è solo colpa loro. Ci auspichiamo che al più presto Google impugni metaforicamente le armi e dia l'assalto alla concorrenza in uno scontro frontale e non tergiversi ulteriormente, i tempi sono ormai maturi.
Via | Google+
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