A quanto sembra questo è un progetto a cui Google tiene molto poiché nonostante gli annunci ufficiali siano piuttosto rari, la macchina autoguidata sta facendo progressi non indifferenti.
Recentemente Google ha festeggiato i 200.000 kilometri percorsi dal computer su strade reali, con solo due incidenti riportati, mostrando un video in cui un ipovedente veniva portato a fare la spesa proprio dalla macchina di Google.
Gli aspetti sociali e quelli legati alla sicurezza delle persone sono le cose che più dovrebbero far riflettere sull’utilità di qualcosa che, superficialmente, potrebbe risultare agli occhi dei più scettici e critici come un esercizio di speculazione fantascientifica.
Ma una notizia di questi giorni rimette l’accento sulla perseveranza di Google nel raggiungere questo incredibile obiettivo.
Anthony Levandowski, un prominente ingegnere che lavora alla Google Car, ha infatti dichiarato al Wall Street Journal di essere stato mandato in missione presso le case automobilistiche di Detroit per cercare di stimolare in loro l’interesse per il progetto di Google.
L’obiettivo di Google, stando a quanto si può intuire dalle dichiarazioni di Levandowski, sembrerebbe quello di commercializzare le automobili autoguidate entro i prossimi dieci anni. Un obiettivo che pare ambizioso ma, sempre secondo l’ingegnere di Google, perfettamente raggiungibile, tanto che, rincara la dose affermando che se le macchine autoguidate non dovessero entrare nel mercato entro i prossimi dieci anni, questo sarebbe una “vergogna per noi ingegneri”.
Di certo resta aperta la discussione intorno alla questione se una macchina totalmente guidata da un computer sia intrinsicamente più sicura di una guidata da un essere umano.
Intanto si vedono i primi timidi passi dal punto di vista legislativo. Nel 2011 infatti lo Stato del Nevada, spinto anche da attività di lobby molto forte da parte di Google ed altri soggetti interessati, ha emesso una prima legge di regolamentazione delle macchine autoguidate. Non è una legge sulla circolazione di questo tipo di veicoli ma solo qualcosa che pone le basi per i futuri standard di performance e sicurezza stradale.
Personalmente sono molto eccitato da questa tecnologia i cui risvolti potranno avere un impatto enorme sulla sicurezza delle persone e, cosa più emozionante, sulla qualità della vita delle persone disabili che sono oggi impossibilitate a compiere molte delle semplici operazioni (come recarsi al supermercato) che per noi sono così scontate.
Via | Electronista
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