16 aprile 2012

[Google] Lettera agli azionisti 2012

Dopo aver chiuso positivamente il primo trimestre del 2012 , i co-fondatori di Google, Larry Page e Sergey Brin, spiegano in una lettera aperta le motivazioni sottese al loro annuncio di martedì scorso sulla decisione di effettuare il primo stock split nella storia della compagnia.


Come già accennato nel Q1 earnings statement, a Mountain View si sta lavorando alla struttura di una doppia classe di azioni senza diritto di voto che sarà quotata in Borsa e, se applicata, consentirà agli investitori di ricevere un dividendo in titoli. Per difendere la loro strategia, la lettera si rifà ad un altro comunicato ufficiale del 2004 in occasione della IPO da record di Google, nel quale i due capi si attribuivano un enorme potere di voto con l’obiettivo di focalizzarsi sul lungo termine nell’interesse della compagnia.


La differenza è che ora la manovra si connota principalmente nell’accentrare il controllo della compagnia nelle mani dei due co-fondatori, senza che altri attori abbiano opzioni di voto:
“Siamo consapevoli che alcune persone, in particolare quelle che si opponevano a questa struttura all’inizio, non sosterranno questo cambiamento e ci rendiamo conto che altre aziende hanno avuto molto successo con altri modelli di governance tradizionali. Ma dopo un attento esame con il nostro consiglio di amministrazione, abbiamo deciso che mantenere questo approccio founder-led sia la cosa migliore per Google, per gli azionisti e i nostri utenti. Avere la flessibilità nel mercato azionario senza diluire la nostra struttura contribuirà ad assicurare che siamo preparati per il successo per i decenni a venire.”
Nella lettera si precisa che “non esiste nessuna urgenza particolare per questo cambiamento” e, “nel caso qualcuno se lo stia chiedendo, non c’è alcuna grossa acquisizione in vista”.

Page e Brin affermano di “aver messo il loro cuore in Google” e chiedono agli investitori fiducia nel loro approccio a lunga scadenza e nella loro visione innovativa, poiché:
“il successo ha maggiori probabilità se ci si concentra nel lungo termine e in campo tecnologico i prodotti richiedono spesso grossi investimenti negli anni per sviluppare il loro potenziale. Ad esempio ci sono voluti più di 3 anni per mettere a punto Android e altri 3 prima che il sistema operativo raggiungesse la massa critica. Questo genere di investimenti non è per gente pavida. Abbiamo protetto Google da pressioni esterne e dalla tentazione di sacrificare opportunità future per andare incontro a domande sul breve termine. Chrome e YouTube, prodotti di investimenti nel lungo termine che ora godono di una diffusione fenomenale, sono stati ottenuti con un grado di indipendenza significativo.”
Un post scriptum di David Drummond, Chief Legal Officer, ci informa che la proposta sarà messa ai voti alla prossima riunione annuale degli investitori, il 21 giugno p.v., e, considerato il metodo di votazione della compagnia con Page, Brin e Schmidt con ampi margini di controllo ci si aspetta che sarà approvata senza problemi.

Via | The Verge

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