Tutto sembra dovuto ad un problema emerso durante una normale manutenzione.
Sul Blogger Buzz, il blog ufficiale di Blogger, è ora disponibile una spiegazione dell'accaduto. Durante una manutenzione programmata per Mercoledì, il team di tecnici di Blogger hanno rilevato la presenza di alcuni dati corrotti. Questi dati hanno causato diversi tipi di problemi, come post mancanti, pagine di errore o una generale difficoltà nel raggiungere il blog.
Data la situazione, ieri i tecnici di Blogger hanno riportato il servizio all'ultima versione stabile, ovvero quella disponibile l'11 Marzo, prima dell'inizio della manutenzione programmata. Hanno quindi eseguito un back-up di tutti i dati, compresi post e commenti, e hanno posto il servizio in modalità sola lettura.
A questo punto i blog sono tornati raggiungibili e allo stato in cui erano l'11Marzo, ma non era possibile aggiornare ne postare nulla.
La situazione si è protratta per un totale di ben 20,5 ore, a dimostrazione che il problema ha richiesto un notevole sforzo da parte del team di ingegneri di Google per essere risolto. Ora pian piano la situazione sta tornando alla normalità ed è di nuovo possibile accedere al pannello del proprio blog, come dimostra questo post.
I post mancanti stanno tornando on-line ed è solo una questione di tempo affinché la situazione torni alla normalità.
Per tutta la durata del disservizio in rete si è scatenata una vera e propria caccia all'informazione, con blogger sparsi per tutto il mondo che cercavano di capire cosa stesse succedendo.
Sempre sul blog ufficiale si possono leggere le scuse di Eddie Kessler, manager di Blogger, che si dice dispiaciuto per il disservizio.
Personalmente rimango convinto dell'alta qualità del servizio offerto da Google e capisco che sia possibile incorrere in problemi ed incidenti, segno che nemmeno Google è esente da queste problematiche.
Ritengo però che la situazione, più che altro a livello di comunicazione verso gli utenti, sarebbe potuta essere più puntuale e meno blanda. Rilasciare una comunicazione ufficiale, spiegando la situazione e rassicurando gli utenti sullo stato dei loro dati, avrebbe sicuramente giovato a tutti e avrebbe significato per Google una maggior coerenza con l'attenzione verso l'utente finale che gli è tanto cara.
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