Nel comunicato stampa ufficiale della The British Librarysi parla di circa 40 milioni di pagine appartenenti a libri che spaziano dal periodo dal 1700 al 1870, dalla Rivoluzione Francese alla fine della schiavitù.
I libri in questione naturalmente sono tutti volumi di pubblico dominio in quanto i diritti d'autore sono scaduti da moltissimi anni.
Non si tratta solo di libri propriamente detti ma anche di pamphlet e riviste del periodo.
Le copie digitalizzate saranno poi disponibili a chiunque tramite il servizio Google Books (e speriamo anche tramite Google ebookstore), direttamente dal sito web della The British Library e tramite Europeana, la Libreria Digitale Europea.
Il servizio di Google in particolare, è molto interessante per gli studenti ed i ricercatori perché permette di utilizzare diversi strumenti quali la ricerca di un termine all'interno di un testo, effettuare traduzioni e ottenere definizioni. Per approfondire potete leggere un recente articolo su questo argomento.
Questo genere di operazione è estremamente importante ed encomiabile in quanto permette la diffusione fattiva della conoscenza in modo semplice ed efficace a praticamente chiunque sulla faccia della terra abbia accesso ad una connessione internet.
Un altro importantissimo aspetto, sottolineato anche dal comunicato stampa, è quello della preservazione "perenne" delle opere grazie alla digitalizzazione.
Sottolineiamo infine che grazie alla digitalizzazione e -aggiungo io- alla facilità di interazione con il testo fornita dalla piattaforma di Google, tutto questo antico materiale acquista nuova vita poiché diventa di facile accesso per chiunque.
Ci auguriamo che altre librerie ed istituzioni nel mondo prendano ad esempio quanto fatto da The British Library.
Nessun commento:
Posta un commento