Per Google si tratta in poche parole di trasformarsi un pochino (per ora?) in Internet Service Provider e agire direttamente sul territorio per coprire, in modo sperimentale, alcune aree con fibra ottica.
A quanto sembra, David Drummond, Senior Vice President, Corporate Development e Chief Legal Officer, avrebbe avanzato l'ipotesi di uno sbarco del progetto in Europa durante un incontro con il ministro francese.
Innanzitutto c'è il fatto che la velocità di internet è un elemento chiave più volte menzionato da Google. Per il suo sistema di business, presente e futuro, Google ha infatti tutto l'interessa affinché il maggior numero di persone possibile sia connesso e connesso velocemente.
In secondo luogo l'Europa sembra un terreno più che fertile in questo senso.
Neelie Kroes, Commissario Europeo per l'Agenda Digitale, ha spesso rimproverato le telco europee per la mancanza di investimenti in banda larga su scala europea.
La Commissione Europea inoltre ha posto l'ambizioso obiettivo di connessioni a 30 Mbit/secondo disponibili ai 500 milioni di residenti della UE entro il 2020.
Per far fronte a questo obiettivo si parla di un finanziamento, in preparazione presso la Commissione Europea, di ben 9,2 miliardi di Euro.
Questo scenario potrebbe rivelarsi appetibile per Google che potrebbe approfittare della situazione in essere e del finanziamento per iniziare a cablare anche l'Europa.
Tutto questo è "pour parler" naturalmente, anche se noi, da italiani, speriamo che Google venga in aiuto al nostro paese che, pur riconoscendo (a parole) l'importanza di internet e della banda larga come strumenti di sviluppo economico e sociale del paese, è riuscito a far sparire i soldi destinati proprio a questo...
E voi, chiedereste a Google di intervenire come ISP e cablare il nostro paese?
Via | Tom's Hardware
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