Google si è sempre difesa su questo punto affermando che quello che l'azienda ha sempre voluto fare è supportare l'individualità delle persone, limitando quegli aspetti che potrebbero "rovinare l'atmosfera" del prodotto.
Parafrasando le parole di Vic Gundotra al web 2.0 summit 2011, Google ha voluto evitare che se una donna posta delle fotografie in Google+ queste vengano subissate di commenti da utenti con pseudonimi "coloriti".
Ad ogni modo Google sta lavorando da tempo per introdurre gli pseudonimi in Google+, cosa che presto verrà fatta.
Vi lascio al video dell'intervista dove, a partire dal minuto 18'40" circa, potete sentire la dichiarazione di Vic Gundotra.
Il video è molto interessante perché tocca molti aspetti legati a Google+ come per esempio la strategia globale dietro a questo prodotto, di cui vi abbiamo già parlato, così come la questione legata al rilascio delle API a singhiozzo, ed altro ancora.
Via | Electronic Frontier Foundation
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