Non è ancora chiaro se queste API permetteranno agli sviluppatori di accedere solamente ai dati dell'utente oppure se metteranno a disposizione un vero e proprio storage cloud dinamico come fa la concorrenza e al contrario di ciò che succede con le attuali API di Google Docs.
Già a Novembre si era iniziato a parlare di API, integrazione con Cloud Print e supporto alla sincronizzazione ma oggi il blog Google Operating System riporta alcuni spezzoni di codice che fanno esplicitamente riferimento ad un SDK, oltre ad un messaggio che lascia intendere molto: "Dite addio agli allegati via mail e date il benvenuto alla sincronizzazione in tempo reale".
Per ora le scelte di Google su questo progetto sembrano ineccepibili: si è mossa in ritardo rispetto a ciò che avrebbe potuto fare, però ha osservato le mosse della concorrenza (Dropbox), ha visto il potenziale e si è comportata di conseguenza. L'introduzione dell'SDK, per Dropbox si è rivelata una scelta vincente tant'è che viene adottato ormai da tantissime applicazioni open e di nicchia. Google ha colto il potenziale, può fornire un'integrazione con i suoi servizi ed ovviamente un'infrastruttura impareggiabile. Senza voler portare sfortuna, il successo di Google Drive è scritto nelle stelle, o meglio, nelle nuvole.
Via | Google Operating System
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