22 febbraio 2012

[Search] Gli algoritmi di ricerca applicati alla salute

Gli algoritmi di ricerca di Google possono fornire risultati diversi da quelli a cui siamo abituati. Non soltanto quindi in quelli che comunemente possiamo intendere, come per esempio quale sia il significato di una parola oppure dove trovare un oggetto, ma anche gruppi di ricerche precedenti derivati dalle "esperienze" passate.



Nello specifico, Google ha applicato i suoi algoritmi alle ricerche legate a termini sanitari e sintomatologie. Facciamo un esempio per chiarire meglio: la ricerca di "formicolìo alla testa", attivando l'opzione "Ricerche Correlate", restituisce una serie di risultati relativi a ciò che nel web è stato trovato e correlato per quei sintomi.



Che sia chiaro: questo non vuole assolutamente e non può sostituirsi a una diagnosi medica a tutti gli effetti, ma più praticamente vuole aiutare chi si trovi nelle condizioni di dover ricercare maggiori informazioni su patologie e/o sintomatologie, comuni o rare che siano.

Quante volte, a fronte anche di letture personali, ascolto di trasmissioni o per esperienze private, ci siamo ritrovati davanti a qualche quesito di tipo medico e siamo altresì rimasti un po' a bocca asciutta perchè nessuno ci veniva in aiuto?

Bene, anche in questo caso il motore di ricerca di Google ci può offrire una soluzione di tutto rispetto, sempre ricordando che il risultato ottenuto non è una diagnosi medica e - se il caso - il parere medico è sempre e soltanto l'unico che abbia davvero valore per la nostra salute.

Una chicca in coda, agganciandoci a un'altra utilità di BigG: sempre rimanendo in tema di salute, uno dei vantaggi del Google Translate è per esempio la possibilità di far capire a un poliziotto americano che l'uomo cinese, fermato dalla pattuglia e che non parla mezza parola diversa dal suo idioma natio, è un diabetico.
Qui l'articolo originale e la video-intervista al poliziotto.

Via | Google Inside Search

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