10 marzo 2012

[Earth] Proteggiamo le barriere coralline via Google Earth

Dopo l'articolo pubblicato qualche giorno fa relativo alla mappatura dei fondali marini della Grande Barriera Corallina Australiana, torniamo a parlare di quanto le tecnologie attuali siano importanti per monitorare e salvaguardare quell'immenso patrimonio che è il nostro pianeta, anche quando è sott'acqua.


Dal lontano 1998 il World Resources Institute (WRI) ha utilizzato i modelli GIS (Geographic Information System) per sviluppare le mappe delle barriere coralline mondiali che si trovano in situazione di pericolo, minacciate da più "agenti" quali le attività umane (ad esempio lo sviluppo costiero, la pesca non sostenibile e l'inquinamento terrestre) e i cambiamenti climatici legati all'aumento dei gas serra nell'atmosfera e quindi delle temperature.

Questi studi sono infine convogliati in un'unica valutazione, pubblicata nel 2011 e basata su tre anni di osservazioni, producendo mappe globali altamente dettagliate di queste minacce, umane e climatiche.

Tuttavia, per poter coinvolgere più attivamente un osservatore esterno, l'idea migliore è stata di creare un tour virtuale di queste barriere coralline usando Google Earth per il sociale :


Attraverso questo tour virtuale è possibile vedere i Reefs che si trovano ai Caraibi, in Medio Oriente, nell'Oceano Indiano, nel Sud-Est asiatico, in Australia e nel Pacifico.
Per ogni regione vengono descritte le biodiversità, il loro legame con le popolazioni locali, le specifiche minacce e il loro stato "prima" e "dopo" aver subito danni.

Infine, queste mappe sono anche disponibili come file KML. Potete scaricarli dal sito della WRI e visualizzarli poi con Google Earth, oppure utilizzarle come parte di una mappa on-line usando Google Fusion Tables.



Ricordate: Nemo e Dori hanno bisogno del nostro aiuto per sopravvivere ai danni che noi umani abbiamo fatto e continuiamo - purtroppo! - a fare.

Via | Google LatLong

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