Meno famoso è WebP il formato di immagini che Google ha lanciato nel 2010 con lo scopo di migliorare la fruizione delle immagini sul web.
WebP è sostanzialmente un formato aperto di compressione delle immagini strettamente legato a WebM poiché si basa anch'esso sul codec video VP8.
Uno dei modi secondo Google di migliorare l'esperienza utente sul web, e quindi di far crescere il web, è quello di aumentare la velocità con cui le informazioni vengono processate in questo ambiente.
Non è un segreto che Google inviti i webmaster ad adottare misure atte a ridurre il tempo di caricamento dei siti web, ed anzi Google in qualche misura utilizza questo parametro nel cocktail del suo algoritmo di indicizzazione.
WebP lavora proprio in questo ambito in quanto riduce il peso in Kb delle fotografie a parità di qualità rispetto alle stesse in formato JPG.
Secondo il sito ufficiale del progetto open source, da uno studio su 900.000 immagini è risultato che quelle in formato WebP sono il 39.9% meno pesanti delle stesse in formato JPG e a parità di qualità.
Questo risultato viene raggiunto grazie ad una tecnica chiamata di compressione predittiva, che è la stessa utilizzata dal codec VP8 nella compressione dei frame video. WebP utilizza i valori presenti in blocchi adiacenti per predire il valore di un blocco di dati, e quindi comprime solo la differenza residuale esistente tra il valore attuale e quello predetto. In questo modo si ha un incremento di efficienza molto elevata dato che i valori residuali contengono generalmente molti zeri che possono venir compressi con grande efficacia. Naturalmente questa è solo una parte dei motivi che portano alla riduzione del peso delle immagini, dato che WebP utilizza altre tecnologie basate sulla quantizzazione dei dati, la codifica entropica ecc...
Di seguito potete vedere un paio di confronti di immagini WebP e JPG. Sotto ogni coppia di immagini riportiamo il copyright del detentore dei diritti.
JPG (45 Kb)
WebP (33 Kb)
Image Author: Kjetil Birkeland Moe
WebP è attualmente supportato nativamente da Google Chrome e da Internet Explorer e Opera tramite il plugin Google Chrome Frame.
Una curiosità: il nome WebP si pronuncia "Webby".
Nessun commento:
Posta un commento